Quando lo scarico di un condominio non fa il suo dovere i problemi sono inversamente proporzionali al tempo che ci si può impiegare per risolverli. Più passano i minuti e le ore, maggiore sarà il grado di coinvolgimento dei suoi abitanti, con difficoltà crescenti inerenti al corretto deflusso delle acque sporche a rendere certamente non agevole il percorso di chi per lavoro la questione è chiamato a risolvere.

Il manifestarsi dei primi problemi è un chiaro campanello d’allarme. Quando gli appartamenti al piano terra iniziano a segnalare difficoltà, tergiversare significa acuire l’immediato futuro, consapevoli che risolvere il tappo non sarà necessariamente semplice e, di conseguenza, sia bene affidarsi a personale esperto e qualificato per cercare almeno di contenere i danni.

Autospurghi Scardino, pronto intervento 24 ore su 24, in questo senso, è ciò che serve in questi momenti. La rapidità dell’azione è uno degli elementi principali da tenere in considerazione; con essa, la capacità di trovare il nodo da sbrogliare, senza tentennare, tantomeno muoversi a casaccio.

Le cause possono essere diverse. La colonna di scarico di un condominio si intasa innanzitutto perché non è stata fatta la necessaria manutenzione, principio base per qualsiasi strumento o attrezzatura d’uso comune. Il versamento di liquami grassi, o comunque di oggetti di una certa dimensione, contribuisce ad appesantire il quadro d’insieme, con la mancanza di attenzione verso sifoni e pozzetti a rappresentare un ulteriore elemento di criticità.

Che la questione giri attorno a queste cause, oppure alle infinite altre che ci possono essere, la realtà contro cui si finisce per cozzare è oltremodo dura. Nel momento in cui gli scarichi non defluiscono correttamente, essi tornano inevitabilmente indietro, con tutte le conseguenze del caso per gli elementi idraulici a essi collegati.

Inutile entrare nel merito di quel che questo significa. È sufficiente pensare alla propria casa potenzialmente invasa da quello che dovrebbe invece andarsene per capire quale sia il contesto da evitare. Uno scarico condominiale intasato è quanto di peggio possa accadere. Fare tutto il necessario perché non avvenga mai in fase preventiva è un dovere; darsi da fare con prontezza al manifestarsi del problema un obbligo da cui non ci si può sottrarre.

L’incubo di una colonna di scarico tappata

Liberare una tubazione che non scarica più non è come aprire una serratura bloccata. Una serratura, pur complessa e sicura che sia, avrà sempre un fabbro capace di aprirla qualora le chiavi non girino a dovere. Se riflettiamo invece a una colonna di scarico, il quadro diventa immediatamente più complesso. Uno scarico condominiale intasato necessita prima di tutto della localizzazione del tappo che si è venuto a creare. Se non si è mai condotto un’ispezione volta a verificare le pareti del tubo, farla con prontezza consente di leggere meglio il quadro all’interno del quale ci si dovrà muovere successivamente, evitando guai peggiori rispetto a quelli da risolvere.

A ispezione fatta saranno chiare le condizioni delle tubature e, a quel punto, sarà più semplice decidere quali operazioni adottare per arrivare all’obiettivo di consentire quanto prima il deflusso dei liquami.

Perché questo meccanismo sia adottato a dovere è fondamentale contattare un referente adatto allo scopo. Si tratta, insomma, di scegliere un servizio spurghi capace, affidabile e adeguatamente formato a intervenire in qualsiasi ora del giorno e della notte.

Un intasamento, infatti, non racconta in precedenza quando avverrà. Di conseguenza, nel momento in cui si manifesta diventerà imprescindibile saper cosa fare e, soprattutto, farlo con grande velocità.

Un pronto intervento efficace per uno scarico condominiale intasato

Quando uno scarico condominiale intasato si manifesta, l’ultimo intervento da pensare ha a che fare con una sua sostituzione. A meno che non ce ne sia proprio bisogno, infatti, sostituire una colonna di scarico equivale ad attuare un intervento di natura edilizia non banale, con l’inevitabile fardello che questo porta con sé.

Gestire le acque reflue ha a che fare con la necessità di portare al depuratore tutto ciò che abbiamo sporcato, siano esse acque sanitarie, oppure quelle derivanti dai lavaggi. Nei condomini, entrambe sono incanalate nelle colonne di scarico che, da cielo a terra, raccolgono quanto prodotto dai singoli appartamenti per poi incanalarli alla fognatura comunale con un’unica tubazione.

Quando il sistema va in tilt, ci vuole un intervento veloce e ben fatto. Diversamente, la questione non potrà che ampliarsi a dismisura. 

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